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mercoledì 22 marzo 2017

Cuba: la revoluciòn in cammino della boxe femminile

Nell’isola caraibica, fedeli al mito della Revoluciòn in cammino, il pugilato femminile sta muovendo passi da gigante. Per questo i due responsabili di Prensa Latina di Roma, Silvia Martinez e Frank Gonzales hanno fatto visita alla palestra popolare di Acilia, The Champion del patron Marcello Paciucci che “alleva”, con sguardo da buon padre di famiglia, un nugolo di ragazze dagli occhi di Tigre. All’ora di pranzo la palestra è affollata e si avverte nell’aria una certa eccitazione. Invitata d’eccezione è Monica Gentili, campionessa italiana e reduce da un incontro a Londra per il titolo mondiale.
La campionessa si allenerà con le ragazze della Champion e incrocerà i guantoni con le Tigri di Paciucci. Mentre le ragazze si scaldano agli ordini del maestro Fabio Zapponi, mi capita di ascoltare uno scambio di battute tra il patron e Frank Gonzales. Argomento è Teofilo Stevenson, mai dimenticato campione cubano e grande amico di Frank. Paciucci ha ricordato l’incontro con il campione e con altri boxeador dell’isola come Felix Savon avvenuto in una giornata di pioggia torrenziale.  
Una domanda gira nell'aria. Ricambieranno, le nostre Tigri, la visita in uno dei santuari della boxe cubana? Le Tigri della Champion sospirano all'idea di recarsi nell’isola caraibica per un combattimento con le ragazze cubane. Nessuna si nega il sogno e dunque, la visita di Prensa Latina potrà essere l’inizio di una gemellaggio Roma-L’Avana? Sarebbe davvero uno scambio interessante. Un mix di sport e cultura, avendo i due universi in comune l’idea che l’avversario con cui si incrociano i guantoni non è mai un nemico. Questo è il messaggio più vero che traspare dalla Champions; l'importanza e il valore che si da alla vita solidale fatta di sudore e lavoro e che diventa amicizia. Cose che a Cuba di certo non mancano. Due universi che interpretano la boxe non come uno sport individuale ma la capacità di un singolo di lottare per una squadra, una famiglia intera che ogni volta si ritrova in una palestra, con i guantoni indossati, in un quadrato, e con mille voci ai bordi a incitare.
“Poter fare visita alle ragazze caraibiche e incontrarle sul ring sarebbe davvero un onore e un bel traguardo ma io lo vedo come un punto di partenza" - ha detto Monica Gentili: "anche perché penso che bisogna abbattere ancora tanti muri e tutto può contribuire ad abbatterli. Essere campionessa italiana e combattere per il mondiale è senz'altro un bel traguardo ma mi piace pensare che possa esserlo anche per tante altre ragazze che faticano e sudano ogni giorno". Non mi rimane dunque che ringraziare i tanti che hanno partecipato a questo incontro Roma - l'Avana e non posso che farlo alla cubana: Hasta la vitoria. Siempre !!!!

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