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giovedì 27 aprile 2017

Gramsci: 80 anni dalla scomparsa (un cervello che non ha mai smesso di funzionare)

Oggi il cimitero acattolico di Roma è affollato più che mai per la ricorrenza della morte del politico e intellettuale comunista, Una lunga fila di donne e uomini, giovani e meno giovani, con un fiore rosso in mano, hanno reso omaggio a quel cervello che mai ha smesso di dettare la linea ai proletari di tutto il mondo. 
"Per vent'anni dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare" - furono le parole del pubblico ministero Michele Isgrò nell'udienza del 2 Giugno 1928 mentre svolgeva una requisitoria violentissima contro i capi comunisti, ben sapendo che aveva davanti un intellettuale di rara capacità e lungimiranza che, se lasciato libero di pensare e agire, avrebbe procurato al regime grossi danni, se non addirittura un processo di caduta irreversibile. La condanna fu pesantissima: venti anni, quattro mesi e cinque giorni di carcere.

Oggi il pensiero di Gramsci è più attuale che mai, in un mondo dove il lavoro e la manodopera sono per molti una condizione di semischiavitù, il tentativo di applicare il pensiero gramsciano diventa urgente e indispensabile.  

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