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giovedì 14 dicembre 2017

Il canto delle nuvole

Santiago arrivò nelle prime ore del pomeriggio a Sendero Rico, la finca dove i suoi risiedevano ormai abitualmente. Fu informato da un maggiordomo che suo padre lo attendeva nello studio e desiderava avere un colloquio con lui, immediatamente. Indossò una camicia pulita, cravattino e giacca, si pettinò e lo raggiunse. Davanti alla porta dello studio respirò a fondo e bussò. Quando entrò, l’odore del cuoio lo inebriò come ogni volta. Trovò suo padre intento nel versare il ron in due bicchierini. Ne accettò uno mentre il vecchio alzò il secondo per un brindisi che non aveva bisogno di parole. La luce, proveniente dall’esterno, illuminava il volto dell’anziano dall’espressione severa. Il vestito scuro e la camicia bianca abbottonata fino al collo senza cravatta, completava un quadro da resa dei conti. Sapevano entrambi di avere tutto il tempo del mondo.
Salvador, per tutti jefe Gutierrez, prese posto dietro la scrivania, sulla poltrona di cuoio. Alle sue spalle c'era il ritratto a olio dei nonni di Santiago, jefe Hadar e sua moglie Luna.
“Sono lieto di sapere che non ti hanno ammazzato” – disse il vecchio con un sorriso amaro.
Toccò a Santiago, sorridere.
“Non voglio trattenerti, figlio mio ma ... credo che entrambi abbiamo bisogno di chiarimenti e devo chiederti alcune cose”.
“E’ un vostro diritto” – e si sedette di fronte a suo padre.
“Quando sono arrivati gli americani hanno usato le stesse parole… E’ un vostro diritto...”
“Ma voi siete mio padre e non siete nordamericano”.


Il libro è disponibile in formato e-book su Amazon e Feltrinelli. Graditi i commenti!


 


Questo libro è il terzo di una saga iniziata con “Tabacco”, proseguita con “Luna Nuova” e che terminerà con “Il vento prima del vento”. Ogni volume può essere letto in modo separato o in sequenza ma è importante sapere che in ognuno racconto una rivoluzione che il popolo cubano ha realizzato per sconfiggere il malaffare, la prepotenza degli invasori e che marchia con il fuoco della ribellione la storia dell’isola caraibica. Per collocare storicamente le vicende di questo terzo volume, ho attinto dal libro di Paco Ignacio Taibo II “Un hombre guapo” – edizioni Tropea (2010) che ha narrato, con rara maestria, la vita di Tony Guiteras. Lo scrittore racconta, oltreché la vita del lungimirante Tony, anche le vicende della dittatura cubana del 1933, degli omicidi, della ingerenza degli Stati Uniti d’America e di un gruppo di ribelli che lottarono per la libertà dell’isola. Ho scomodato José Martì per raccontare il desiderio di libertà dei cubani e alcuni grandi intellettuali italiani del ‘900 per raccontare la solitudine di chi lotta senza arrendersi. Tributi non meno importanti arrivano dai miei amici cubani, puri ideologicamente e rivoluzionari nella pratica di ogni giorno, che sanno trasmettere, come nessuno, la necessità di una rivoluzione, un canto oggi più che mai necessario. Grazie ai loro consigli ho ricreato l’atmosfera delle lotte degli studenti, del movimento operaio e di una rivoluzione iniziata negli anni ’30 del ‘900 e non ancora terminata. Sui loro pensieri ho innestato la storia dei Gutierrez, personaggi inventati che mi rappresentano in quanto, se è vero che per motivi anagrafici non ho potuto essere presente nel tempo da me raccontato, è anche vero che lo avrei voluto vivere appieno, cibandomi di fermenti culturali e rivoluzionari che solo un popolo come quello cubano ha saputo sviluppare. Ai miei amici rivolgo come sempre un saluto alla cubana: Hasta la victoria…

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